Dalla piazza di Faller ci si porta dietro la chiesa e, girando a destra, si raggiunge il colmèl di Ramén; oltrepassato il borgo, dopo aver percorso un breve tratto del tracciato che porta a Cima Loreto, si incontra un bivio con l’indicazione Laù che invita a lasciare la strada principale e ascendere a destra per un breve tratto. Il percorso diventa poi pianeggiante e corre nel bosco, nel quale, ad intervalli, si aprono alcune finestre sui pochi prati rimasti intorno alle baite. Dopo circa quaranta minuti di cammino, il Truiz si piega in basso e scende fino alla Fornace antica, oggi recuperata e arricchita da un’area di sosta. Nella memoria delle persone anziane si accendono tanti ricordi che si rincorrono tutti pieni delle tante fatiche che comportava la fornace: cavare i sassi dalla roccia, trasportarli con le slitte, preparare legna sufficiente a fare il grande fuoco; poi i giorni della cottura, notte e giorno davanti alla bocca della fornace, senza mai mollare; infine l’estrazione dei sassi trasformati, ora diventati leggeri (calce viva) e lo spegnimento nella fossa di maturazione (calce spenta). Da lì è partita la calce che ha consentito ai nostri padri di costruire le case del paese di Faller. Il percorso ora sale lungo la valle fino a dividersi: il ramo di destra porta dopo quindici minuti circa di cammino al cospetto della Fontana Granda, ora recuperata, è considerata una delle più belle della nostra valle. Tutto il paese lì abbeverava le vacche nella vasca esagonale, dove la colonna di sasso, maestosa (cosi appariva a noi bambini) buttava l'acqua in due direzioni. Tutte le famiglie lavavano i panni nella vasca più a valle, opportunamente costruita per agevolare il lavoro alle donne, mentre nella parte terminale, separata, c'era la vasca per lavare i panni più sporchi. Il duro lavoro delle donne, con le mani nell’ acqua fredda per ore, era alleviato dal “comarò”. Tutte le notizie e i pettegolezzi del paese lì venivano a conoscenza di tutti: altro che confessionale… La fontana un tempo era preziosa per Faller ed oggi ci ricorda vicende del passato, ma nello stesso tempo ci deve ricordare che come una volta si risparmiava l'acqua: anche oggi questo grande bene deve essere usato con cura. Alzando lo sguardo si capisce che il paese è vicino e in pochi minuti di cammino si ritorna nella piazza della chiesa.
Difficoltà: E (Escursionismo)
Durata media: h. 1.5